Elogio della Formula 1

di Roberto Serpico

Per strada.

Io: “Wow, domani ci sono le qualifiche del Gran Premio !!

Lui: “Che noia questa Formula Uno. Ma chi  la guarda più??

Tu, amante dei Motori, che storci il naso alla nuova F1, leggi questo, fino alla fine.

E, non andare di fretta, come tuo solito…

Chi non apprezza questa stagione 2014 di Formula Uno, non ne coglie lo spirito innovativo. E’ vero: con il nuovo regolamento sono calati potenza del motore, numero di giri e numero di cilindri, ma, con introduzione di motore elettrico, turbo e sistemi di ricarica sono anche aumentate le variabili in gioco e, con esse, le possibilità di sperimentare ed innovare da parte dei Team. Non dimentichiamo che, come ci insegna la storia, tra qualche anno, le auto di serie avranno dispositivi simili a questi che sfrecciano oggi in pista, passando energia alle ruote, ottenuta ricaricando da freni e turbine.

E’ proprio di questo parliamo oggi: il volume più basso del motore, in alcuni momenti fa apprezzare, oltre il gustoso suono del turbo, addirittura lo stridìo delle gomme sull’asfalto. Basta osservare ed ascoltare un video di prove libere, per capire quanto la F1 sia estrema e questo cosa vuol dire: fischio del turbo, fischio delle gomme, decelerazioni di 5.0 g, da 320 km/h a 60 km/h in solo 130 metri, con una pressione di 120 kg sul pedale del freno.

Adrenalina.

Da vedere, provare, immaginare…

Dal basso della mia piccola, ridicola esperienza in pista, vi posso assicurare che quei ragazzi li,  dentro a quella coloratissima tuta ignifuga, si fanno un “culo” non indifferente per pilotare un’oggetto estremamente rigido, nervoso, veloce e fulmìneo, senza mai perdere controllo e concentrazione,  e con una forma fisica che deve necessariamente essere eccellente.

Basta dunque con frasi come “C’è più rumore al bar che in pista” o “Generazione Playstation“: adesso siamo nel Futuro, e l’ignoto si affronta sempre con compromessi, come lo è oggi il mix di benzina ed elettricità, qualche anno fa impensabile , e che oggi si fondono una dentro l’altra, dando vita ad una miscela di spettacolo e passione per gli amanti dei motori e della tecnologia.

Il Progresso (e la Formula 1) viaggiano su una linea continua e dritta, orientata nell’asse positivo del tempo, e che ad ogni innovazione, ad ogni “epoca” stacca un ramo che va specializzandosi: siamo partiti negli anni ’50 da 4 ruote ed un motore e poi sempre a sperimentare, via via sempre più … in ogni modo a mettere , 2 motori, 6 ruote, alettoni, minigonne, superbenzine, turbo, cambio al volante, elettronica, sospensioni attive, e oggi all’ibrido elettrico e domani… sta cambiando anche il concetto stesso di prestazione e di come la si ottiene.

Tu…
Si, proprio Tu….
Tu che ami il suono acuto dei motori da corsa…
Tu che dai importanza solo ai numeri e alla quantità…
Tu che giudichi un mezzo solo dalle prestazioni, dai freddi numeri…
Tu, purista dei motori…: storci il naso perchè ti sei appena staccato dalla linea del progresso.

Tu, in fondo, sei sempre stato “vintage“.

Roberto Serpico
  4 aprile 2014